Frize / Ocvirki

Da oggi potete acquistare le famose frize (ocvirki) sul nostro negozio online per la consegna a domicilio. Per poter gustare questa antica e tradizionale specialità anche a casa vostra.

Tutti i nostri vini sono prodotti tramite il procedimento di lotta integrata, una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell'uso di fitofarmaci mettendo in atto diversi accorgimenti.

“La prima volta che ho sentito parlare delle frize è stato nei ricordi di mio nonno, che parlava di quando, portava per merenda a scuola el pan co’ le frize. I suoi occhi tradivano nostalgia e bontà. Solo molti anni dopo ho assaggiato di persona le frize, una volta entrato in contatto con quella parte di mondo carsico che resiste ai tempi e valorizza le tradizioni di una volta.
Le frize, in sloveno ocvirki e ciccioli in italiano sono una pietanza speciale non leggera ma dal gusto affascinante. Sono sparite dalle nostre tradizionali ricette e dall’alimentazione moderna, ma rappresentano il classico esempio di come una volta non si buttava via niente e riusciva a trarre il massimo da tutto.
L’unico ingrediente necessario: il lardo fresco di maiale. I pezzi di lardo vengono tagliati in cubetti di dimensioni medie, messi in un pentolone e cusinati, prima a fuoco vivo e poi a fuoco lento.
Durante la cottura il lardo rilascia del liquido grasso che man mano si toglie con un mestolo e si mette in dei vasetti di vetro. Questo liquido è il famoso strutto. Con l’avanzare della cottura si continua a levare il liquido in eccesso, mentre i cubetti di lardo cominciano ad imbrunire e a rimpicciolirsi. L’importante è mescolare frequentemente e a fine cottura (il lardo si è ormai trasformato nelle frize) bisogna mettere i ciccioli, pochi per volta, in uno schiaccia patate e schiacciarli in modo da spremere via tutto il grasso liquido in eccesso. Le frize vanno ora messe in carta assorbente ad asciugare, poi salate e infine consumate a piacimento.
Intanto avrete riempito diversi vasetti del liquido grasso di cottura, che una volta raffreddato diventa bianco ed è niente di meno che strutto. Così oltre alla preparazione delle saporite frize avrete anche lo strutto casalingo per fare del pane o delle patate in tecia. Una soddisfazione!”

Testo tratto da un articolo di bora.la del 24/02/2020 di Giacomo Ceccotti